La nostra storia

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La nostra sede

CIS Rubicone è una cooperativa sociale costituita ufficialmente in data 2 novembre 1982, con sede a Savignano sul Rubicone (FC). La durata della coop stabilita nel suo statuto attualmente vigente dice che la presente, salvo motivi di liquidazione anticipata, durerà fino all’anno 2060.

Come anticipato nell’iniziale capoverso, l’ufficiale data di fondazione di CIS Rubicone risale al 1982, tuttavia l’imprinting originale della suddetta si palesava tutt’altro che efficiente, sia dal punto di vista economico che sociale. Lo spirito cooperativo della stessa era fatiscente ed i suoi bilanci erano solitamente fatti chiudere a zero, nonostante la pregressa contabilizzazione di spese totali di decine di milioni di lire. Dunque, in sostanza, questo stato di profonda rimessa della società indicava come essa non avrebbe avuto alcun tipo di futuro, neppure a breve termine.

Nell’anno 1989, a prendere le redini della fallimentare situazione fu in prima istanza l’allora sindaco di Savignano sul Rubicone. Così, dietro sollecitazione di alcuni soci della cooperativa, il sindaco Giancarlo Nanni chiese che fossero nominate in Consiglio d’Amministrazione della cooperativa due persone gradite al Comune e oltre a questo si chiese anche collaborazione alla cooperativa CCILS di Cesenatico. Quest’ultima coop, da vari anni già presente sul campo delle cooperative sociali con successo, fu considerata il supporto ideale di cui necessitava CIS Rubicone, per rivedere il suo andamento e provvedere ad una ristrutturazione interna della società. Da allora a breve, l’intuizione del sindaco si rivelò ottima e pertanto, nel giro di non molto tempo, CIS Rubicone si sollevò dal suo essere in ginocchio. Difatti la rivoluzione dell’89 cambiò sostanzialmente le carte in tavola e, di seguito, il nuovo consiglio insediato nel 1990 con la direzione di Arfelli Paolo, ebbe dinanzi a sé importanti sfide dalle quali uscire vittorioso.
A partire dal 1990 in avanti, lo sviluppo di CIS Rubicone può definirsi mirabolante, con un’espansione che, seppur lenta, si è rivelata continua. A testimoniarlo vi sono vari dati, fra cui il suo passare dai 15 lavoratori del ’90 al suo arrivare agli 80 nell’anno corrente (2020).

Ulteriormente due accadimenti che meritano rilievo sono quelli avvenuti nel corso dell’anno 2010:

  1. Si è ottenuta la certificazione ISO 9001;
  2. la coop sociale acquistò l’attuale sede sociale, funzionale e decorosa.

Al momento la sede è di 600 mq ed è gestita su due piani. A piano terra troviamo il magazzino e, da un paio di anni, ha trovato ubicazione la nuova attività di lavanderia; al piano superiore trovano sede gli uffici del personale addetto alla gestione aziendale e la capiente sala in cui si svolgono le riunioni dei soci membri della cooperativa e corsi di formazione del personale organizzati dalla stessa o da Enti di Formazione riconosciuti e certificati. L’attività di pulizia, che l’azienda offre da tempo, non si interessa unicamente del riassettare gli uffici, come faceva nei suoi primi anni di vita ma offre anche servizi di consulenza in materia di organizzazione dei servizi di pulizia e dal 2020 è abilitata anche per servizi di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione. Con l’inizio del 2017 CIS Rubicone ha avviato a pieno ritmo il suo potenziale legato al sevizio di lavanderia, in cui saranno inseriti i lavoratori svantaggiati che detengono le problematiche più importanti e ampliato il servizio di custodia cimiteriale con l’avvio di servizi necroscopici.

Nel Corso del 2020 è nato il progetto “CIS a Casa” per rispondere ad un bisogno del territorio, sempre più stringente, di strutture residenziali destinate a persone con disabilità psicofisiche. Per tale ragione si è deciso di iniziare a svolgere anche attività socio sanitaria e assistenziale facendo una integrazione del proprio oggetto sociale (Coop Mista A e B).
L’obiettivo è quello di far nascere una struttura residenziale e cioè un cosiddetta “Casa famiglia” destinata a persone con disabilità psicofisiche che risultino prive del necessario supporto familiare o per le quali sia stata valutata la temporanea o definitiva impossibilità di permanenza nel nucleo familiare. La struttura sarà quindi destinata a persone con una disabilità che permetta una sufficiente capacità di autonomia personale, le criticità saranno relative a problematiche di tipo relazionale e provenienti da situazioni familiari complesse.